HRIC si augura che il nuovo Governo italiano, durante il vertice del G7 in programma l'8-9 giugno 2018 a Charlevoix, si focalizzi sull’impatto della globalizzazione sulla società e sui diritti umani. Sono evidenti a tutti ormai le conseguenze pericolose di una globalizzazione che non metta al centro il rispetto dei diritti umani e dell’ambiente.
E’ perciò essenziale che l’Italia si faccia portatrice di un fermo e forte appello ai leader mondiali a trattare questa questione in maniera concreta e prioritaria.
In particolare chiediamo all’Italia di:
- fare pressione sui leader partecipanti al Vertice affinché un punto sul futuro del lavoro sia inserito nella dichiarazione finale. E’ infatti essenziale - in un’epoca di profondi cambiamenti all’interno del mondo del lavoro - legati all’avvento dell’automazione e di tecnologie sempre più sofisticate, che i leader mondiali riconoscano come sia necessario tutelare i diritti dei lavoratori, che sono i soggetti più colpiti da tale transizione, e assicurare pratiche di impresa e commerciali responsabili, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 8 e 10;
- adoperarsi affinché le conclusioni del vertice del 2018 facciano seguito a quanto affermato dagli stessi leader nel 2015 sulla necessità di promuovere e sostenere i Principi Guida ONU su imprese e diritti umani, in particolare per quanto riguarda il lavoro dignitoso all’interno della catena di approvvigionamento.
A tal fine, ci sembra utile richiamare anche alcune delle conclusioni del Vertice della società civile preparatorio al G7 dello scorso anno di Taormina, domande a cui ancora i leader mondiali devono dare risposte.
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